Con il cuore al caldo: i consigli del cardiologo per ripararsi dal freddo
I giorni della Merla sono appesa trascorsi… eppure il freddo è rimasto a farci compagnia. Secondo la tradizione, il 29-30-31 di Gennaio sono i giorni con le temperature più rigide di tutto l’anno. E quando il termometro scende così in basso… i rischi per il nostro organismo salgono.
Influenza, naso chiuso e mal di gola sono dietro l’angolo a causa del gelo. Oltre ai più classici sintomi del raffreddore, però, il nostro corpo rischia di essere colpito al “cuore” dal generale inverno.
A causa del clima rigido, infatti, il nostro muscolo cardiaco è sottoposto a uno sforzo maggiore. Per produrre il calore necessario a mantenere una temperatura interna adeguata, l'organismo è quindi sottoposto a un carico di lavoro maggiore. Come se non bastasse, dietro gli stenti del grande freddo possono nascondersi malattie cardiache silenziose, tra cui la cardiopatia ischemica, lo scompenso cardiaco, la ipertensione arteriosa.
Alla luce di questo preoccupante scenario è quindi fondamentale coprirsi e mantenere una temperatura calda. Pertanto, con l’augurio che la dolce stagione arrivi presto, è importante proteggersi con dei vestiti pesanti al fine di abbassare il rischio di venire colpiti da malattie infettive.
Inoltre, è fondamentale riscaldare gli ambienti domestici per evitare li sbalzi di temperatura.
Infine, attenzione anche a tavola: è raccomandato bere molta acqua e consumare frutta e verdura, evitando il consumo di cibi grassi ma prediligendo le vitamine.