Miocardite: quando il cuore si infiamma
Quando manca il fiato a seguito di uno sforzo…la nostra risposta è sempre la stessa.
“Sono fuori forma”; “Sono stanco e un po’ stressato”; “L’età avanza, per tutti”. Piccole rassicurazioni che siamo soliti autosomministrarci e non solo per l’apnea da sforzo. Il gonfiore, l’aumento di peso e altri sintomi riconducibili all’indebolimento del corpo ci sembrano sempre “normali”. Eppure, questi segnali potrebbero nascondere una patologia del muscolo cardiaco, ovvero la miocardite.
La miocardite è un'infiammazione che può danneggiare o persino distruggere alcune cellule muscolari del cuore.
Quando si verifica questo fenomeno, il sistema immunitario, che normalmente dovrebbe proteggerci, può causare ulteriori danni al muscolo cardiaco. Di conseguenza, il cuore può diventare più debole, con sintomi che ricordano l'insufficienza cardiaca.
Le cause principali di questa patologia sono solitamente virus, batteri o funghi, ma anche reazioni allergiche a farmaci e l’esposizione a sostanze tossiche. Tra i virus, quelli che colpiscono più spesso il cuore sono quelli dell'influenza, dell'epatite, e persino alcuni tipi di herpes.
In tanti casi, la miocardite non dà sintomi evidenti e può passare inosservata. Quando si manifestano, i sintomi possono essere simili a quelli di un’influenza: febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari. Se il cuore è coinvolto, si possono notare anche:
- Palpitazioni (il cuore che batte in modo irregolare o più veloce del solito),
- Dolore al petto
- Affaticamento
- Difficoltà respiratorie
- Svenimenti
- Gonfiore alle gambe
- Riduzione della quantità di urina
Questi sintomi possono comparire insieme o in modo isolato. È importante rivolgersi a un medico se si sospetta una miocardite, soprattutto se compaiono sintomi come dolore al petto o difficoltà respiratorie.
Purtroppo, non esiste un metodo specifico per prevenire la miocardite. Tuttavia, mantenere uno stile di vita sano, lavare spesso le mani per prevenire infezioni virali e vaccinarci contro l’influenza può aiutare a ridurre il rischio.
Per diagnosticare la miocardite, il cardiologo esamina i sintomi, la storia clinica e prescrive alcuni esami specifici. Questi includono:
- Elettrocardiogramma (ECG): registra l’attività elettrica del cuore;
- Ecocardiogramma: fornisce immagini del cuore per valutare il suo funzionamento;
- Analisi del sangue: rilevano eventuali infiammazioni o infezioni;
- Risonanza magnetica cardiaca: offre dettagliate immagini del cuore e dei tessuti circostanti;
- Biopsia miocardica (in alcuni casi): prevede il prelievo di un piccolo campione di tessuto del cuore per l’analisi.
Prendersi cura del cuore è fondamentale e riconoscere i sintomi della miocardite può aiutare a intervenire prontamente, migliorando le possibilità di guarigione.