Morte improvvisa nei giovani e negli atleti
Spesso mi viene chiesto come sia possibile che un soggetto giovane e magari sportivo sottoposto a periodiche visite mediche possa incorrere in morte improvvisa cardiaca.
Esistono purtroppo alcune patologie che sono spesso asintomatiche e non identificabili conuna normale, anche se accurata, visita medica.
Le patologie causa di morte improvvisa in questi soggetti giovani e/o sportivi sono principalmente Malattie elettriche primitive come la sindrome di Brugada, sindrome del QT lungo, sindrome del QT corto, tachicardia ventricolare catecolaminergica, fibrillazione ventricolare idiopatica.
Queste patologie sono caratterizzate da alterazioni dei canali ionici e quindi del sistema elettrico cardiaco e sono completamente asintomatiche, ad eccezione dei rari momenti in cui il sistema elettrico va in tilt e si presenta una tachiaritmia cioè un battito estremamente veloce (tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare, torsione di punta) che causerà lo svenimento se di breve durata o , se di durata superiore, arresto cardiaco quasi sempre letale. Tutte queste patologie sono caratterizzate da un cuore strutturalmente sano e che quindi da un esame ecocardiografico risulta completamente normale. L'elettrocardiogramma é molte volte normale poiché le alterazioni che durante il normale ritmo del cuore fanno sospettare la patologia possono essere intermittente e/o latenti cioè visibili solo a tratti o in determinate condizioni favorenti quali febbre, disturbi elettrolitici (come il potassio basso per diarrea o sudorazione etc), il sonno o gli sforzi fisici, il caldo etc,.
Accade pertanto che soggetti che non hanno mai avuto sintomi premonitori come svenimenti, cardiopalmo (batticuore) possono sfuggire alla diagnosi poiché hanno anamnesi ed esami strumentali come ecocardiogramma ed elettrocardiogramma completamenti normali. La visita di screnneng periodica serve quindi ad indentificare la patologia in una buona percentuale dei pazienti asintomatici e sintomatici ma purtroppo non in tutti. Può quindi accadere, sebbene fortunatamente in casi rari, che alcuni soggetti in apparente benessere e con visita medica normale abbiano come primo episodio clinico una tachiaritmia grave con arresto cardiaco mortale.